Gli inizi
La nostra storia comincia agli inizi del XX secolo dall’attività giornalistica dei fratelli Bartolomeo, Antonio ed Ulisse Nante.
In particolare Bartolomeo fondò, insieme a Giuseppe Canepa, il giornale “Lavoro” di Genova e ne fu il primo direttore amministrativo.
1900
Nel 1900 sempre Bartolomeo fondò ad Oneglia il periodico quindicinale “Agricoltura Ligure”, del quale ebbe la direzione Mario Calvino, importante agronomo e padre del noto scrittore.
E fu proprio per provvedere alla stampa di "Agricoltura Ligure" che Bartolomeo Nante fondò, nel 1903, la Tipografia Nante!
1903
La Tipografia Nante cominciò quindi la sua attività nel 1903 sotto la guida di Bartolomeo Nante.
Purtroppo, però, dell’azienda non doveva vedere che gli inizi: pochi mesi dopo, infatti, Bartolomeo morì appena ventottenne, passando la Tipografia sotto la direzione dei due fratelli Antonio ed Ulisse.
1905
In breve tempo l’impresa si ingrandì, attrezzandosi con macchinari allora modernissimi sia per la stampa di lavori commerciali che di libri e pubblicazioni periodiche.
Nel 1905 la Tipografia cominciò la stampa del “Giornale Ligure”, noto quindicinale dell’Ing. Giacomo Agnesi (fondatore dell'omonimo pastificio "Pasta Agnesi"), che fu pubblicato fino al 1923 e del quale ancora oggi si conserva copia integrale nell’archivio della Tipografia.
1908
Cinque anni dopo la morte dell’Avv. Bartolomeo Nante, a soli trentotto anni anche Antonio morì, lasciando l’intera responsabilità dell’azienda all’allora ventidueenne Ulisse: un onere non indifferente, dato il peso che la Tipografia aveva ormai assunto nell’editoria onegliese.
Ulisse divenne in pochi anni uno dei più abili tipografi, specializzandosi nei lavori più impegnativi e continuando a far uscire i periodici che la Tipografia stampava con regolarità. Pubblicazioni che costituiscono oggi autentiche rarità, specchi fedeli di un intenso periodo di vita cittadina.
anni '20
Malgrado Ulisse fosse dichiaratamente antifascista, le sue abilità furono tali che la Tipografia fu prescelta per la stampa del settimanale della Federazione Fascista "I Veliti”, che venne pubblicato fino al 1928.
In una occasione, di fronte alle rimostranze dei fascisti per la mancata stampa di un numero del settimanale, Ulisse spiegò loro, con molta semplicità, che non lo avrebbe potuto stampare perchè loro gli avevano arrestato il macchinista (il suo nome era Pacè) qualche giorno prima. Così Pacè fu prelevato dal carcere di Oneglia e portato temporaneamente in tipografia dove, sotto la supervisione delle guardie fasciste, stampò il giornale. Completato il lavoro, Pacè fu riportato in carcere dove finì di scontare i pochi giorni di pena rimastigli.
1943
La Tipografia, che arrivò ben presto ad occupare un buon numero di operai, venne gravemente danneggiata dal bombardamento aereo del 23 dicembre 1943, evento che portò alla sospensione dell’attività, ripresa però non appena cessate le ostilità.
1949
Completata l’opera di ricostruzione, il 2 gennaio 1949 anche Ulisse morì e l’azienda passò a Renato Martini. Costui, entrato nel 1925 appena tredicenne nella Tipografia, era stato il più diretto e prezioso collaboratore di Ulisse, dal quale era stato considerato come un figlio.
Fu proprio grazie a Renato ed alle sue valide competenze se l’azienda poté risorgere dalle macerie e riprendere il posto di primaria importanza tra le imprese del settore.
1977
Il tempo passava e la vita continuava. Renato stabilì di lasciare la Tipografia alla guida del figlio, Claudio Martini, passandogli la conduzione nel 1977.
Renato non fece comunque mai mancare all’erede il suo appoggio, restando per lui un solido e perenne punto di riferimento: ricevendo i clienti, parlando con gli amici, ricordando appuntamenti, incontri ed attività. Fu così fino alla sua morte, nel 1989, quando Claudio era ormai in grado di gestire pienamente l’azienda. D’altro canto il giovane Martini aveva iniziato a lavorare in tipografia già molto giovane, dall’età di 14 anni.
2003 - Il centenario
Nel 2003 la Tipografia Nante taglia lo storico traguardo dei 100 anni, età che le conferisce prestigio e onore sul palcoscenico imprenditoriale. In occasione del centenario, presso il Cinema Imperia viene presentato il "Vocabolario Italiano - Dialetto d'Oneglia" dello storico Lucetto Ramella.
2007
Nel 2007 la giovane figlia Anna Martini prende in mano le redini dell’azienda con nuove idee innovative. Servono nuove macchine, il computer ha scalzato i caratteri mobili, sono cambiate le tecniche di lavorazione, tutto si è evoluto.
2012
A seguito dell'anniversario dei 100 anni di attività, nel 2012 la Tipografia Nante venne riconosciuta Impresa Storica d'Italia dalla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Imperia.
Tale denominazione è volta a premiare le imprese storiche che hanno saputo trasmettere alle generazoni successive il loro patrimonio di esperienze e di valori imprenditoriali.
e la storia continua...
Sotto la guida di Anna, e con il prezioso supporto del marito Daniele, oggi la tipografia aggiorna periodicamente i suoi macchinari, cogliendo le nuove sfide di settore e proseguendo, con i suoi oltre cento anni di vita, la sua grande tradizione: essere sempre all’avanguardia nell’arte della stampa, un valore importante riconosciuto alla Tipografia Nante anche al di fuori dell’ambito locale, che si tramanda fino ad oggi.